Chirurgia Endoscopica urologica
Resezione endoscopica
Questa branca dell’Urologia interviene chirurgicamente all’interno delle vie urinarie. E’ indicata per la cura dei tumori della via urinaria (calici, pelvi renale, uretere, vescica; non quelli del parenchima renale) e delle ostruzioni allo svuotamento vescicale dovute ad ipertrofia prostatica, a tumore prostatico, a sclerosi del collo vescicale, a stenosi dell’uretra, a calcolosi dell’uretere e alla calcolosi urinaria non suscettibile di litotrissia extracorporea (ESWL).
Gli strumenti vengono introdotti attraverso l’uretra (il canale naturale attraverso cui si urina) o meno frequentemente attraverso un piccolo foro praticato sul fianco e più profondamente sul rene; nel primo caso si tratta di interventi “transuretrali”, nel secondo “percutanei”. Il dolore postoperatorio è minimo e la degenza decisamente breve.
Resezione Endoscopica della Prostata (TURP)
La TURP, o resezione transuretrale della prostata, è la tecnica chirurgica finalizzata alla rimozione parziale della prostata, nei soggetti con ipertrofia prostatica benigna.
L’obiettivo è quello di rimuovere la parte della prostata che rappresenta la causa dei disturbi urinari, procedendo attraverso l’uretra, evitando la chirurgia a “cielo aperto” ossia senza tagli nell’area inferiore dell’addome. La TURP è un intervento chirurgico mini-invasivo ed è l’opzione preferibile per gli uomini con sintomi derivanti dall’ipertrofia prostatica benigna che vanno dal moderato al grave.
L’intervento di TURP si esegue sia in anestesia generale che in anestesia loco-regionale (spinale o peridurale). I tempi di ricovero previsti variano da 2 a 3 giorni.
Resezione Endoscopica Tumori vescicali
L’intervento chirurgico endoscopico TURV mini invasivo prevede l’uso di uno strumento endoscopico inserito nella vescica attraverso le vie naturali (l’uretra) e non comporta incisioni cutanee.
Ha il duplice scopo di rimuovere il tumore e di stadiarlo indicandone il grado e l’eventuale infiltrazione nella parete vescicale.
In presenza di un tumore vescicale superficiale la TURV ha un ruolo terapeutico e il paziente deve essere avviato a terapie locali e controlli cistoscopici periodici.
Al contrario, se in seguito alla TURV la stadiazione del tumore ha evidenziato una neoplasia infiltrante, il paziente dovrà essere valutato per eseguire un successivo intervento chirurgico a “cielo aperto”.
L’intervento di TURV si esegue in anestesia generale o locale con il ricovero di una notte.